L’Opera Pia Purgatorio ad Arco – O.N.L.U.S. è l’ Ente proprietario dell’intero Complesso Museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco. Già IPAB – Istituto di Pubblica Assistenza e Beneficenza- vanta 400 anni di vita. Oltre ad essere una delle poche Opere Pie ancora esistenti, ha mantenuto fede agli scopi che i fondatori si erano prefissati: soccorso agli ammalati ed ai bisognosi e opere a suffragio delle anime del Purgatorio con celebrazione di Sante Messe nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.

Nel Complesso ha sede anche l’Archivio Storico, gestito dall’Associazione Amici degli archivi, dove si conservano importanti testimonianze della vita della congregazione. L’ Opera Pia Purgatorio ad Arco è un ente secolare di assistenza e beneficenza ai ceti più disagiati del centro di Napoli la cui origine si colloca nel XVII secolo.

Nata grazie alle “spontanee largizioni della napoletana cittadinanza” – così come recita l’articolo 1 dell’ultimo statuto dell’ente, che risale al 1875 – essa fu riconosciuta ufficialmente da papa Paolo V, con Breve Apostolico del 15 ottobre 1606. La Pia Congregazione si adunava , agli inizi, nella chiesa di Sant’ Arcangelo a Segno, poi in Santa Maria della Rotonda e finalmente in Sant’Arcangelo a Nilo; in seguito, con l’incremento delle rendite, grazie alle copiose elargizioni dei napoletani nel 1616 decise di edificare una propria Chiesa su disegno del Cav. Cosimo Fanzago che fu chiamata delle “ Anime del Purgatorio ad Arco”.

Tra le più importanti congregazioni laicali di ispirazione controriformata sorte a Napoli, essa fu fondata nel 1605 da alcuni membri della più antica nobiltà partenopea con un duplice fine “la celebrazione delle messe giornaliere, opere di culto ed altre sacre funzioni in suffragio delle Anime del Purgatorio” ed attività di carità e beneficenza a favore anche degli estranei al Sodalizio”.

Tra i benefici riservati ai deputati, vi erano: “messe ed ufficio nel giorno della morte (…), sepoltura del cadavere nel cimitero della cappella del camposanto (…) Alle messe in onore del defunto benefattore si associavano quelle che quotidianamente venivano celebrate a beneficio delle anime dei loro parenti e consanguinei e delle altre anime purganti prive di ogni aiuto mondano, quelle imposte dai pii testamenti e “ un numero indeterminato di messe avventizie” la cui celebrazione veniva richiesta da chi ne versava in Sagrestia la corrispondente elemosina.

Le Opere di carità e di beneficenza promosse dalla congregazione delle Anime del Purgatorio ad Arco consistevano in “donazioni a povere donzelle per agevolarle al matrimonio, limosine e sussidia a favore di poveri e asili infantili”. Con la legge Crispi del 1862 le opere pie, tra cui del Purgatorio ad Arco, furono equiparate ad enti parastatali, e nel 1890 si dispose la loro trasformazione in istituzioni pubbliche di beneficenza.

L’Opera Pia Purgatorio ad Arco è ancora oggi attiva ed i membri del sodalizio, appartenenti alla buona borghesia napoletana, prestano la loro opera nel campo della beneficenza, dell’assistenza e del culto.