“Il viaggio di un sepalo di pomodoro per diventare stella - ritratto di una notte, la notte di Santa Patrizia”, l'opera di Concetta Modica

Da giovedì 21 dicembre il progetto “Dalla terra al cielo” animerà il Complesso Museale del Purgatorio, con una ricca ed eterogenea programmazione, dominata dal suo evento clou, ovvero l’installazione dell’opera di Concetta Modica “Il viaggio di un sepalo di pomodoro per diventare stella – ritratto di una notte, La notte di Santa Patrizia”.

Tra Quattrocento e Cinquecento, l’alba dell’Evo Moderno, l’era delle grandi scoperte, del Nuovo Mondo, è firmata da due personaggi che esprimono col loro pensiero e con le loro azioni l’anelito di conquista e conoscenza dello spazio: l’astronomo Niccolò Copernico, che con le sue scoperte celesti annulla la cosmologia tolemaica tanto aderente alle teorie bibliche sull’ordine dell’universo e il navigatore per eccellenza, Cristoforo Colombo, altra figura simbolo stesso del meraviglioso, della sfida e del viaggio in sé, che insieme non solo posero fine all’incredulità sulla sfericità della Terra, ma pure all’impossibilità di navigare l’oceano.

L’opera di Concetta Modica, un drappo in neoprene, corde, filo oro, fusioni in bronzo, pietre, ha in sé l’idea di viaggio come esperienza di conoscenza, ma anche di migrazione. Un sepalo, il caratteristico calice verde a forma di stella che sostiene il frutto del pomodoro, sogna di diventare stella e attraverso una fuga ci riesce, unendosi a tutti gli astri nel cielo. Una metafora della possibilità di uscire dal proprio orto e dal proprio destino, ma anche un viaggio come momento di introspezione, di ricerca delle proprie aspirazioni, di conquista del proprio posto nel mondo.

L’opera  è il primo dei nove lavori ad essere svelato delle artiste della residenza itinerante Grand Tour en Italie, ideata da Michela Eremita e Susanna Ravelli, che si è tenuta a Napoli tra il 2022 e 2023 con la presenza anche di Maura Banfo, Simona Da Pozzo, Stefania Mazzola, Tiziana ed Isabella Pers. L’opera esposta nel Complesso del Purgatorio ad Arco è un manifesto della collaborazione, si ascende non da soli, ma con un aiuto mutualistico di anime e di aspirazioni, una dimensione condivisa, confermata anche nella pratica artistica e nel contributo di persone e organizzazioni locali: Maria Corbi, Nicola Ciancio e Marco Izzolino.

“Questo viaggio partenopeo di un sepalo di pomodoro per diventare stella di Concetta Modica è dedicato a Santa Patrizia. – spiega la curatrice della mostra Susanna Ravelli – Un cielo costellato di sepali di pomodoro lucenti che rappresentano le aspirazioni, i desideri, un universale tensione di speranza proiettati in un firmamento che è anche un omaggio all’anima e alla potenza femminile della città. Napoli velata svela, nella ricorrenza della sua fondazione, solstizio d’inverno del 475 a.c., il suo incanto di astri e anime ascese, nell’abisso della notte che cattura gli sguardi dei poeti, degli artisti e che affascinò Niccolò Copernico divenendo materia della sua rivoluzione scientifica”.

Anche le anime pezzentelle, anime del Purgatorio intrappolate in uno stato di transizione, guardano con speranza e desiderio al cielo in cui vedono il Paradiso, la loro meta finale. Anche per loro è importante guardare oltre le limitazioni della loro condizione, affrontando un percorso di sofferenze che le porterà a raggiungere il Paradiso. Nella grande chiesa inferiore del Purgatorio ad Arco, dove tutto è buio e terra, l’artista ha immaginato un cielo, un grande assente a cui tutte le anime del cimitero aspirano.

OPENING 21 dicembre ore 18.00
Visibile tutti i giorni negli orari di apertura del Complesso museale del Purgatorio ad Arco